Thursday, January 27, 2011
Kates Playground Masterbates Kates Playground?
On 27 January 1945, the Soviet army crossed the gates of Auschwitz, the largest concentration camp built by the Nazis during the Second World War.
They open your eyes to a world of horror and tragedy, and yet Today we must remember not to forget.
The future is above all our past, we can not forget, because such tragedies do not happen again ... together we build our children a future of peace.
time ago, I had the pleasure to meet Elisa Springer, during a conference in which he spoke of his life and to present his book.
was twenty-six years old when she was arrested and deported to Auschwitz with the convoy departing from Verona 2 August 1944.
Saved from the gas chamber through the generous gesture of a kapo, Elisa lives and experiences the full horror of the largest extermination camp nazista.
Ben presto ridotta a una larva umana, umiliata e offesa, anche nel corso dei successivi trasferimenti a Bergen Belsen, il campo dove morì tra gli altri Anna Frank, e a Theresienstadt, riuscirà a tenere vivo nel suo animo il desiderio di sopravvivere alla distruzione.
La sua forza e una serie di fortunate coincidenze, le consentono di tornare fra i vivi, dapprima nella sua Vienna natale poi in Italia, dove, all'inizio della persecuzione nazista contro gli ebrei d'Europa spinta dalla madre, aveva cercato rifugio.
Da questo momento e per cinquant'anni la sua storia cade nel silenzio assoluto: nessuno sa di lei, conosce il suo dramma; nessuno vede (o vuole vedere) il numero della marchiatura di Auschwitz che Elisa tiene ben celato sul braccio sotto un cerotto.
Il mondo avrebbe bisogno della sua voce, della sua sofferenza ma le parole non bastano a raccontare il senso del suo dramma infinito e sempre vivo.
La sua vita si normalizza, nasce un figlio.
In quegli anni è proprio la maternità il segno della riscossa contro i carnefici.
Cinquant'anni dopo proprio questo figlio, Silvio, vuole capire, sapere e lei, per amore di madre, ritrova le parole che sembravano perdute.
Unico caso al mondo di un silenzio così profondo che si interrompe con il racconto della storia della sua drammatica vita, "morte" e rinascita.
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